
Oggi, prima analisi dal SIBC: confronto tra la situazione attuale, senza riforma , di Coadiutori e Coadiutori principali e quanto è stato proposto da SIBC e FALBI (avendo tolto ciò su cui la Banca ha già posto il veto).
Grado per grado, analizzeremo la situazione di tutta la carriera operativa.
Grado per grado, analizzeremo la situazione di tutta la carriera operativa.

La prossima settimana abbiamo deciso di avviare un programma di informazione capillare, per ciascun grado, sui possibili miglioramenti della proposta di riforma degli inquadramenti portata avanti da SIBC e FALBI rispetto alla situazione attuale.
Lo faremo seguendo il programma di massima indicato in calce, e che comprenderà tre step: che si protrarranno per tutta l'estate (chi vuole ricevere comunicazioni sulla propria mail privata, può comunicarcela tranquillamente!)
✅ documento esplicativo
✅ webinar per il confronto con i colleghi interessati
✅ sondaggio orientativo per decidere se andare o meno avanti nel negoziato
Lo faremo seguendo il programma di massima indicato in calce, e che comprenderà tre step: che si protrarranno per tutta l'estate (chi vuole ricevere comunicazioni sulla propria mail privata, può comunicarcela tranquillamente!)
✅ documento esplicativo
✅ webinar per il confronto con i colleghi interessati
✅ sondaggio orientativo per decidere se andare o meno avanti nel negoziato

Zitto zitto, è arrivato il fatidico “secondo semestre 2024”, periodo nel quale dovrà completarsi la prevista verifica dell’accordo sul modello di lavoro ibrido, che tiene insieme lavoro in presenza e lavoro da remoto.
Un modello che ha complessivamente funzionato bene, ma solo per coloro ai quali è stato applicato.
L’allergia della Banca a rotazioni e mobilità (previste negli accordi!) ha infatti cementato un’ingiusta “divisione” del personale. L’opposizione della Banca a riconoscere forme di compensazione per chi non ha il “diritto di scelta”, o ce l’ha dimezzato, ha poi esacerbato una situazione già non felice.
Un modello che ha complessivamente funzionato bene, ma solo per coloro ai quali è stato applicato.
L’allergia della Banca a rotazioni e mobilità (previste negli accordi!) ha infatti cementato un’ingiusta “divisione” del personale. L’opposizione della Banca a riconoscere forme di compensazione per chi non ha il “diritto di scelta”, o ce l’ha dimezzato, ha poi esacerbato una situazione già non felice.