
Noi ce la mettiamo tutta per non polemizzare, anzi per invitare a collaborare - dalle rispettive posizioni di responsabilità - anche i sindacati di minoranza.
Non vorremmo dover concludere che si tratta di tempo sprecato.
Ci viene riferito che nel corso del webinar organizzato da Cisl-Cgil-Uil (dopo una settimana dall’incontro negoziale) una collega abbia preso la parola per affermare di avere “fonti certe” che il “primo tavolo” si starebbe opponendo al reinquadramento dei Coadiutori nell’Area Manageriale, senza che alcuno degli organizzatori si peritasse di correggere un'affermazione tanto grave e falsa.
Non vorremmo dover concludere che si tratta di tempo sprecato.
Ci viene riferito che nel corso del webinar organizzato da Cisl-Cgil-Uil (dopo una settimana dall’incontro negoziale) una collega abbia preso la parola per affermare di avere “fonti certe” che il “primo tavolo” si starebbe opponendo al reinquadramento dei Coadiutori nell’Area Manageriale, senza che alcuno degli organizzatori si peritasse di correggere un'affermazione tanto grave e falsa.

Dopo altre 2 ore di negoziato con la Banca e dopo altre 5 ore di confronto in diretta con centinaia di colleghi, abbiamo maturato idee precise su cosa serve per una riforma che concili le aspettative della Banca con quelle del personale e per trasparenza le mettiamo in condivisione con tutti, sperando che non vengano interpretate come un ostacolo alla riforma ma, al contrario, un contributo indispensabile affinché la riforma veda la luce: serve il consenso del personale.
Le offriamo anche al tavolo di minoranza, il cui approccio per una volta non sembra il solito disco rotto “va tutto male, è tutta colpa del tavolo di maggioranza”. Bene. Se possiamo permetterci, le osservazioni formulate rispetto al progetto della Banca, che condividiamo, sono ancora generiche.
E’ già ora per tutti di intervenire nel dibattito e in modo molto concreto.
Le offriamo anche al tavolo di minoranza, il cui approccio per una volta non sembra il solito disco rotto “va tutto male, è tutta colpa del tavolo di maggioranza”. Bene. Se possiamo permetterci, le osservazioni formulate rispetto al progetto della Banca, che condividiamo, sono ancora generiche.
E’ già ora per tutti di intervenire nel dibattito e in modo molto concreto.

Di ricette su come fare la riforma delle carriere, ne esistono almeno una per ogni collega interessato. Ma di ricette per farla male ne esistono probabilmente anche di più.
E allora, in vista dell’incontro negoziale di domani (che sarà seguito dall’appuntamento in diretta web del SIBC, aperto a tutti, dalle 13 alle 14,30), ne citiamo uno esemplare, tratto dalle pagine di cronaca romana di ieri mattina. Esempio esterno, ma che richiama non poche "stranezze" e fissazioni nostrane.
Il concorso interno per l’accesso al grado di funzionario nei vigili urbani di Roma è un breviario di aberrazioni da evitare, stando a quanto riferito ieri da alcuni quotidiani, che riprendevano argomentazioni circostanziate di circa decine e decine di ricorrenti in giudizio.
E allora, in vista dell’incontro negoziale di domani (che sarà seguito dall’appuntamento in diretta web del SIBC, aperto a tutti, dalle 13 alle 14,30), ne citiamo uno esemplare, tratto dalle pagine di cronaca romana di ieri mattina. Esempio esterno, ma che richiama non poche "stranezze" e fissazioni nostrane.
Il concorso interno per l’accesso al grado di funzionario nei vigili urbani di Roma è un breviario di aberrazioni da evitare, stando a quanto riferito ieri da alcuni quotidiani, che riprendevano argomentazioni circostanziate di circa decine e decine di ricorrenti in giudizio.

La primissima tornata di incontri negoziali sulla riforma delle carriere operative è bastata a destare un forte interesse nel personale dell’Area e a far nascere un dibattito ricco e polifonico tra gli stessi colleghi, prima ancora che tra sindacati.
Il bello e il brutto di questo dibattito è che… hanno tutti ragione.
Hanno ragione i Coadiutori, quelli respinti con modalità discriminatorie della selezione straordinaria del 2016, tanto quanto quelli diventati Coadiutori post 2016, e quindi privati per non si sa bene quale ragione della possibilità di poter diventare Esperti con una specifica selezione. Tutti colleghi entrati in Banca come Coadiutori, con un concorso per laureati (oggi si entra direttamente Esperti), o lo sono diventati con una prova interna tra le più difficili, dovendo mettere in gioco residenza, organizzazione familiare, percorso professionale. Molti di loro svolgono ruoli di rilievo e responsabilità, di cui aspettano un attestato nel “nuovo mondo”.
Il bello e il brutto di questo dibattito è che… hanno tutti ragione.
Hanno ragione i Coadiutori, quelli respinti con modalità discriminatorie della selezione straordinaria del 2016, tanto quanto quelli diventati Coadiutori post 2016, e quindi privati per non si sa bene quale ragione della possibilità di poter diventare Esperti con una specifica selezione. Tutti colleghi entrati in Banca come Coadiutori, con un concorso per laureati (oggi si entra direttamente Esperti), o lo sono diventati con una prova interna tra le più difficili, dovendo mettere in gioco residenza, organizzazione familiare, percorso professionale. Molti di loro svolgono ruoli di rilievo e responsabilità, di cui aspettano un attestato nel “nuovo mondo”.

1. Due ore di negoziato sono poche per entusiasmi e preoccupazioni
La Banca ha presentato una proposta di riforma "non negativa", e l’effetto immediato è stato quello di scatenare preoccupazioni ed entusiasmi, entrambi - allo stato - infondati.
Come spiegato dal SIBC nella giornata stessa di lunedì, in quasi 5 ore di diretta web con 200 colleghi collegati e partecipi, siamo alle battute iniziali. Mancano numeri, mancano tempi, mancano tanti elementi essenziali che rendono prematuro cantare vittoria tanto quanto fasciarsi la testa.
E’ ancor più prematuro che qualcuno debba già cominciare ad avvelenare le acque. Ne parliamo in fondo per non rovinare il ragionamento.
La Banca ha presentato una proposta di riforma "non negativa", e l’effetto immediato è stato quello di scatenare preoccupazioni ed entusiasmi, entrambi - allo stato - infondati.
Come spiegato dal SIBC nella giornata stessa di lunedì, in quasi 5 ore di diretta web con 200 colleghi collegati e partecipi, siamo alle battute iniziali. Mancano numeri, mancano tempi, mancano tanti elementi essenziali che rendono prematuro cantare vittoria tanto quanto fasciarsi la testa.
E’ ancor più prematuro che qualcuno debba già cominciare ad avvelenare le acque. Ne parliamo in fondo per non rovinare il ragionamento.

Per i Coadiutori, in barba agli impegni assunti dalla Banca nel 2016 con i firmatari di quella riforma (subito o il giorno dopo, tutti tranne il SIBC), è venuta meno qualsiasi “pari dignità” e qualsiasi “percorso parallelo” con l’equivalente segmento degli Esperti.
Al contrario, la politica perseguita dall’Amministrazione ha progressivamente mortificato il ruolo e i colleghi inquadrati, sotto innumerevoli aspetti:
L'accesso al grado, con posti ridotti e per lo più destinati a professionalità considerate “minori” (la bistrattata funzione della circolazione monetaria o compiti più complessi ma prettamente operativi) pur con una prova tra le più selettive, oltre all’eventuale mobilità con vincolo di permanenza;
Al contrario, la politica perseguita dall’Amministrazione ha progressivamente mortificato il ruolo e i colleghi inquadrati, sotto innumerevoli aspetti:
L'accesso al grado, con posti ridotti e per lo più destinati a professionalità considerate “minori” (la bistrattata funzione della circolazione monetaria o compiti più complessi ma prettamente operativi) pur con una prova tra le più selettive, oltre all’eventuale mobilità con vincolo di permanenza;