Tavolo unitario per la riforma delle carriere & tutela delle filiali
Pubblicato in negoziati · Mercoledì 20 Nov 2024 · 4:30
Tavolo unitario
per la riforma delle carriere & tutela delle filiali
Lunedì 18 e martedì 19 novembre si è svolto il Comitato Direttivo Nazionale del SIBC, che ha affrontato tutti i temi di maggiore interesse per i colleghi e di attualità sul piano negoziale, come quelli sulla riforma della carriera operativa e del progetto di ridimensionamento delle Filiali, sui quali sono state assunte deliberazioni.
E’ stato inoltre rimarcato il ruolo decisivo del SIBC nel far luce sugli impatti che deriverebbero dall’eventuale confluenza del personale IVASS all’interno dell’Istituto, taciuto da tutti fino al nostro intervento.
E' stato sottolineata anche la funzione svolta nel denunciare significative anomalie nel processo che ha portato alla mancata proroga del contratto di copertura sanitaria per i colleghi in servizio e in quiescenza.
Il Direttivo Nazionale ha anche evidenziato la continua e formidabile crescita di consenso del SIBC, secondo sindacato nell'Area Operativa e secondo sindacato nell'Area Manageriale, testimonianza che sempre più colleghi riconoscono l'importanza di un'Organizzazione sindacale che con coerenza e coraggio sappia sostenere e argomentare posizioni anche scomode per la controparte.
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Sul tema della riforma della carriera operativa, il Direttivo nazionale rivendica che la posizione del SIBC ha imposto una fermata al percorso, che la Banca immaginava spianato, verso la conclusione del negoziato basata sul suo progetto, evidentemente indirizzato verso la penalizzazione sul piano mansionistico e probabilmente retributivo di intere categorie di lavoratori.
Il Direttivo Nazionale ha altresì preso atto con favore che le iniziative del SIBC sul tema degli inquadramenti ha indotto un primo superamento degli steccati di incomunicabilità tra sigle sindacali.
Abbiamo infatti letto, nei giorni scorsi, i convergenti volantini di FALBI e CGIL-CISL-UIL sulla necessità che i sindacati si parlino tra loro.
Al riguardo, nel condividere l’auspicio, evidenziamo che - a nostro avviso - non è tanto la carenza di dialogo a indebolire le Organizzazioni sindacali: piuttosto, la mancanza di chiarezza e la trasparenza.
C’è un solo dialogo davvero utile per i colleghi: quello basato su punti concreti e svolto in modo trasparente.
Come tutti sanno, “di buone intenzioni è lastricata la strada dell’inferno”: dopo anni e anni di trattative, di cui va tenuto conto, è tempo di andare oltre i principi generali e discutere concretamente delle soluzioni.
Sarebbe infatti una strategia controproducente e rovinosa per il personale, quella di lasciare che sul tavolo rimanga in discussione solo la proposta dell’Amministrazione.
Per fronteggiare tale proposta, il SIBC ha avanzato un progetto concreto e lo ha fatto in modo trasparente, davanti a tutti, invitando ogni Organizzazione a condividerlo, emendarlo, migliorarlo, o a proporne di alternativi.
Proprio perché la nostra proposta non è un’imposizione dall’alto, un “prendere o lasciare”, sarebbe ad esempio utile a tutti, a noi e ai colleghi dell’Area, sapere su quali punti della proposta SIBC le diverse Organizzazioni sono d’accordo e su quali no.
Siamo pienamente disponibili, con chiunque, ad analoga operazione trasparenza.
Per favorire quindi un dialogo vero, alla luce del sole, proponiamo ai nostri amici di tavolo della FALBI e a CISL, CGIL, UIL e FABI di comunicare alla Banca di volere convocazioni unitarie sul tema della riforma della carriera operativa.
Questo, naturalmente, già dalla riunione prevista per il prossimo 27 novembre.
Una convocazione “a tavolo unitario” aggiungerebbe forza a eventuali idee convergenti, e metterebbe ognuno davanti alla sfida delle idee, della concretezza e della trasparenza: nei confronti delle altre Organizzazioni, della Banca, dei colleghi.
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Sul tema della riorganizzazione della rete delle Filiali, in attesa di poter valutare gli esiti del confronto di tutte le Organizzazioni sindacali con il Governatore della Banca d’Italia, previsto per mercoledì 20 novembre, il Direttivo nazionale del Sindacato Indipendente ha approvato la proposta della Segreteria di contrastare il progetto politico della Banca di procedere a un ulteriore svilimento della presenza e delle funzioni svolte dalla Banca sul territorio. Un progetto errato da ogni punto di vista: sul piano delle idee, della conoscenza della realtà e della funzionalità organizzativa e dell'efficacia del servizio alla collettività.
In proposito, è stato dato mandato alla Segreteria di procedere con le dovute azioni di lotta, compreso lo sciopero, se il confronto con il Vertice dell’Istituto confermasse la volontà di procedere con una linea ostentatamente non condivisa con i Sindacati e con i colleghi impegnati sul territorio. L'auspicio è che - in tale eventualità - tutte le Organizzazioni sindacali convergano nella protesta.
Il disinteresse dell’Istituto per lo sviluppo professionale del personale, oltre che per la propria organizzazione familiare, rappresenta una lesione alla dignità di ognuno che non sarebbe facile rimarginare.
E’ compito del Sindacato Indipendente tutelare ogni collega, svelando le verità nascoste di un agire dell’Istituto privo di ragionevolezza e respiro strategico.
A tutti i colleghi va ricordato che la forza numerica delle diverse Organizzazioni è fondamentale a indirizzare le scelte negoziali della Banca. Il futuro è nelle mani di ognuno di noi.