Riforma della carriera operativa: incontro del 26 settembre
Pubblicato in carriera _operativa · Venerdì 27 Set 2024
Riforma della carriera operativa :
incontro del 26 settembre
L’incontro tenuto ieri è stato, in effetti, una resa dei conti.
Resa dei conti utile, anche se il suo esito è stato negativo, almeno a giudizio del SIBC.
Quando la Banca ha definito “volere la luna” le modifiche sindacali apportate insieme alla FALBI alla sua proposta sulle carriere, modifiche che - come i colleghi che si sono espressi durante l'estate - il SIBC riteneva il minimo indispensabile per proseguire il negoziato, ha chiarito un punto fondamentale: lo schema di inquadramento del personale da cui muove la Banca non rende possibile alcuna soluzione.
Va quindi cambiata urgentemente l’impostazione, partendo dal doveroso riconoscimento di capacità, professionalità e qualificazioni di ogni categoria del personale operativo.
Quanto ascoltato in questi mesi ha dato più volte l’idea che la riforma si possa fare solo se, alternativamente, si legittima il sostanziale demansionamento dei Coadiutori, o si schiacciano verso il basso tutti gli altri colleghi, o meglio ancora entrambe le cose insieme. Come può trovare il consenso del personale una riforma del genere?
Sinteticamente, vediamo gli aspetti salienti dell'incontro di ieri.
Fino a giugno la Banca ha proposto di abolire i gradi attuali dell’Area Operativa e sostituirli con due segmenti: in quello superiore (Segmento 2), avrebbe inserito Coadiutori e Coadiutori Principali, in quello inferiore (Segmento 1) tutti gli altri. La distinzione mansionistica dei due segmenti era però assai blanda, tanto che la Banca stessa sosteneva (in positivo) che non essendo più quella di Coadiutore una posizione funzionale, sarebbero state possibili più promozioni dal Segmento 1 al Segmento 2, ecc., promozioni peraltro mai quantificate e ottenibili al termine di un percorso formativo lungo anche 20 anni o più.
Questa costruzione si scontrava con il buon senso, con le aspettative dei colleghi che rappresentiamo, e con qualche decina di leggi e sentenze sul divieto di demansionamento del lavoratori: non vi è dubbio che con la cd. armonizzazione delle mansioni i Coadiutori avrebbero visto depauperato il loro ruolo ottenuto con sacrifici, concorsi molto selettivi, trasferimenti forzosi, ecc.
Oggi la Banca, pur ribadendo la chiusura a ogni ipotesi di reinquadramento nell’Area Manageriale, ha in parte moderato il colpo ai Coadiutori... ma ha inguaiato tutti gli altri (la coperta non è corta, è cortissima, ndr). Il nuovo progetto, infatti, riserverebbe come sopra il Segmento 2 ai Coadiutori, mantenendo in questo caso ruolo, specificità mansionistiche e “barriere all’ingresso nel grado” di oggi (pochi posti disponibili, alta selettività, mobilità).
Tutto il resto del personale operativo (Vice Assistenti, Assistenti, Assistenti Superiori, Primi Assistenti) sarebbe schiacciato nello stesso Segmento 1, con uguali mansioni e per di più con limitate prospettive di crescita interna all’Area Operativa, avendo la Banca più volte affermato che il ruolo del Coadiutore non è più funzionale alle esigenze dell’Istituto.
A dir poco nebulose, in entrambi gli schemi, le "maggiori promozioni" per l'Area Manageriale.
Tutto ciò, per scambiare gli attuali scatti annuali con livelli biennali parametrati sugli scatti pesanti per sempre (ma senza gli attuali salti stipendiali al passaggio tra gradi che sarebbero aboliti), e con una dinamica aggiuntiva, condizionata a cicli quinquennali di formazione, corrispondente a circa 850 euro ogni 5 anni di formazione.
Inoltre, laddove la riforma entrasse in vigore a luglio 2025, il primo livello biennale sarebbe riconosciuto a luglio 2026, ma nessun premio di reinquadramento (uno scatto aggiuntivo del grado di partenza, promesso dal 2016 ma ora negato perché secondo la Delegazione "luglio 2026" sarebbe un livello "anticipato", sic!).
Il SIBC non trova elementi sufficienti a considerare questa riforma adeguata a un personale che merita molto di più, sul piano retributivo ma anche sul piano dell'inquadramento e delle prospettive professionali. Vale per i giovani come per gli "anziani". Vale per un Vice Assistente come per un Coadiutore o qualunque Assistente.
Occorre cambiare impostazione. Secondo noi è possibile provarci seriamente. Chiediamo a ognuno di voi colleghi di sostenerci attivamente nel pretendere dalla Banca una riforma degli inquadramenti adeguata alle legittime aspettative della categoria. Il momento è ora!