Migliorare le condizioni di lavoro
Pubblicato in attività interna - direttivo · Lunedì 25 Mar 2024
Il Comitato Direttivo del SIBC plaude all'accordo welfare e guarda al futuro
Migliorare le condizioni di lavoro
Il Comitato Direttivo Nazionale del SIBC, riunitosi il 22 marzo, ha esaminato tutti i dossier più attuali, dall’accordo sul welfare aziendale alle risultanze dell’incontro con il Governatore.
Il Direttivo ha salutato con favore la conclusione del negoziato sul welfare aziendale.
Un accordo che rappresenta un considerevole passo avanti per tutti, smentendo completamente le sciocchezze scritte nelle settimane scorse da una sigla poco addentro ai negoziati. Passi avanti per tutti, dunque:
- Per tutti i dipendenti, anche senza figli, che grazie al negoziato portato avanti dei sindacati vedono aumentare del 30% il credito libero base, oltre all’incremento per l’inflazione sin qui registrata.
- Per tutti i dipendenti con figli, i cui crediti diventeranno spendibili facilmente grazie alla rimozione di tutti i vincoli irragionevoli (compresa l'esclusione degli asili di Banca) crediti ora intercambiabili tra fratelli, tra età, essendo tutti ora riuniti nel generale “credito istruzione”.
- Per tutti i dipendenti con figli disabili, che potranno spendere gli importi significativi che la Banca stanzia a beneficio dei loro figli, non più solo per ricovero, non più solo per assistenza, fisioterapia e simili, ma anche per spese di educazione e istruzione e per spese ricreative.
- Per tutti coloro che, a fine 2024, si troveranno ancora crediti vincolati non spesi, che potranno portarli nel nuovo periodo contrattuale (fino al 2028) e utilizzarli in un contesto più favorevole (senza limiti per i figli da 0 a 5 anni, dai 6 anni fino a 1.500 euro per chi ha un figlio, 2.000 per gli altri).
§§§
Il Direttivo ha preso atto dell’andamento del primo colloquio con il nuovo Governatore, che segna un evidente cambio di passo rispetto alla precedente gestione. Come in tutti i cambiamenti, occorrerà soppesare i rischi e le opportunità.
Fra queste ultime, la possibilità di instaurare un dialogo proficuo che sia mirato a rimuovere storture, superare normative antiquate, affrontare temi sin qui negati.
Oltre al tema primario della riforma degli inquadramenti del personale, nella seconda metà dell’anno occorrerà verificare e rimuovere aspetti discriminatori nell’attuale applicazione del modello ibrido di lavoro. Un modello che rappresenta un elemento decisivo e ormai non prescindibile per attrarre i migliori talenti che si affacciano nel mondo del lavoro. Un elemento le cui opportunità diseguali rendono però complessi i processi di mobilità e di avanzamento interno.
La gestione dell’Istituto deve essere capace di partire da qui per adattare i processi e sviluppare procedure che assicurino a tutti la fruizione di un adeguato budget di giorni da remoto. Avendo dalla propria parte, in questo obiettivo, tre elementi decisivi:
- la certezza che i giovani sanno adattarsi meglio, e molto più velocemente dei “capi”, a strumenti di lavoro nuovi;
- la digitalizzazione del rapporto di lavoro determina non una riduzione delle interazioni professionali, ma una loro crescita potenzialmente esponenziale: la compresenza fisica è un valore, ma è anche un limite in un’organizzazione multipolare come la nostra;
- la progressiva riorganizzazione di tanti immobili vincola la Banca stessa a mantenere stabilmente quote importanti del personale da remoto.
Il tema del lavoro da remoto potrà essere compiutamente affrontato nel quadro di un ammodernamento complessivo dell’orario di lavoro, anche in un’ottica di una sua graduale riduzione, tema sul quale la Banca d’Italia deve svolgere il ruolo di avanguardia che le compete.
Il miglioramento delle condizioni di lavoro andrà coniugato, nelle Filiali e in diverse strutture romane, con una più seria considerazione dello stato degli organici: specie nella rete periferica, si segnalano situazioni di stress, frutto anche di organici teorici ridotti senza ragione solo per evitare l’emergere della carenza di personale, deterioramento del clima nelle Divisioni per l’incoerenza tra il personale effettivo e i compiti da svolgere, difficoltà persino nel fruire di ferie senza creare un problema per la struttura e per gli altri colleghi: tutti vincoli inammissibili, e peraltro contraddittori con l’ennesimo taglio dei budget degli straordinari.
Persino Sedi asseritamente di centrale importanza vivono situazioni interne di “sotto-organico”, da GSP alla Vigilanza.
L’input negoziale che il nuovo Governatore ha dato alla Delegazione aziendale rappresenta quindi un motivo di grande interesse per il Sindacato Indipendente.
Siamo ansiosi di affrontare e risolvere, in modo condiviso ma tempestivo, problemi vecchi e nuovi che riguardano, in definitiva, la possibilità di tutti noi di lavorare al meglio.
Dovrebbe essere interesse comune, e su questo attendiamo convocazioni e iniziative coerenti.
