La Banca cerca di cambiare le regole per rianimare il CIDA (e se stessa)
Pubblicato in relazioni_sindacali · Martedì 17 Set 2024
La Banca cerca di cambiare le regole per rianimare il CIDA (e se stessa)
Sembra un tema tecnico, ma è l’esatto contrario. Vi preghiamo di leggere :-)
Questa mattina si è svolto un incontro sul tema delle “soglie di rappresentatività dell’Area Manageriale”, per l’esclusione dei sindacati che stanno sotto la soglia del 5%.
Incontro dal carattere surreale: in nessun documento, volantino o comunicazione avevamo letto una richiesta del genere da chicchessia.
La Delegazione ha oggi attribuito tale richiesta al CIDA. La Banca (che sorpresa!) si è detta favorevole. Atteggiamento ben comprensibile, da un Vertice che vede rapidamente sfiorire la rappresentatività del sindacato dei dirigenti all’interno del mondo sindacale e, per conseguenza, la sua possibilità di condizionare ogni negoziato attraverso quella organizzazione.
Come secondo sindacato all’interno dell’Area Manageriale, il SIBC ritiene questa proposta sbagliata e pericolosa, nel metodo e nel merito.
Confidiamo che anche altre Organizzazioni amiche comprendano la posta in gioco.
Nel metodo, si è detto: le proposte sindacali vengono normalmente esposte alla comunità dei colleghi, e diventano oggetto di confronto e riflessione comune.
Proposte che invece arrivano alla chetichella, veicolate a chi di dovere al riparo da occhi indiscreti, e con una frettolosità inquietante (la norma prenderebbe il via già dal primo gennaio) denotano un movente inconfessabile e una completa mancanza di trasparenza verso i colleghi.
Nel merito della questione, abbiamo evidenziato che imponendo la soglia di rappresentatività minima del 5%, la UIL e la FABI verrebbero esclusi d'emblée da qualunque negoziato concernente la carriera direttiva.
Come si vede, un impatto ben diverso rispetto a quando venne introdotta la soglia per l’Area Operativa, soglia che non ha avuto il ruolo di escludere alcuno (con l’eccezione del Dasbi, che era però già allora sindacato di chiara vocazione manageriale), e rappresentava quindi una norma astratta e “pro futuro”.
In questo caso, si vuole incidere su realtà consolidate da decenni e - soprattutto - si vuole incidere sulle maggioranze potenziali dell’Area Manageriale.
Ricordiamo a tutti, anche alle Organizzazioni che improvvidamente stanno pensando di fare un bel regalo alla CIDA e alla Banca, che già in passato accordi conclusi tra Cida e Banca sono stati poi una pietra tombale su qualunque possibilità di negoziato con le altre Organizzazioni, anche incidendo direttamente sull’Area Operativa.
Lo diciamo con onestà e trasparenza, e nonostante gli insulti che da anni ci siamo presi, e continueremo a prenderci, proprio da uno dei sindacati che verrebbero colpiti. Non siamo di quelli che, se subiscono un torto, si sentono in diritto di farne a propria volta.
Invitiamo quindi la Banca a una più approfondita riflessione, e a dedicarsi senza indugio ai temi di interesse generale del personale dell’Istituto.
Invitiamo tutte le altre Organizzazioni sindacali, nessuna esclusa, a non fare regali alla Banca.
Siamo alle soglie di negoziati fondamentali, ai quali si sta per aggiungere anche il negoziato sulla riorganizzazione territoriale: è davvero questo il momento?
Invitiamo tutti i colleghi a fermare i sindacati che stanno per riconsegnare a Banca & Cida il grimaldello di una bella fetta di negoziati, dopo che la democratica scelta di centinaia e centinaia di colleghi aveva spazzato via, in questi anni, il monopolio Cida.