Logo o immagine
Questo sito utilizza i cookie necessari e cookie di performance per migliorare la tua esperienza di navigazione. Non raccogliamo tramite i cookie nessun dato personale o di tracciabilità. Puoi rifiutare l'uso dei cookie di performance cliccando "Rifiuta". Se accetti condividi la nostra privacy policy, che rispetta il GDPR.

Leggi la nostra Privacy Policy
Vai ai contenuti

sibc_raccolta comunicazioni

Sindacato Indipendente Banca Centrale
Salta menù

Canale WhatsApp del SIBC. Scansiona il QR Code e ricevi le info del sindacato.
La vita di ciascuno è diversa da quella del vicino di scrivania, e le storie individuali sono le più disparate che si possano immaginare. Lungi da noi, quindi, escludere a priori che possa esistere un collega, un giorno, voglioso di avvalersi della RITA, Rendita Integrativa Temporanea Anticipata introdotta da 8 anni in Italia, e appena scoperta dalla CGIL che vorrebbe introdurla in Banca d’Italia. Per farla semplice, la RITA è una misura pensata dal legislatore per sostenere chi ha perso il lavoro, per aggiungere un reddito all'eventuale indennità di disoccupazione o simili. E' riservata a lavoratori iscritti al Fondo di Previdenza Complementare, che avvicinatisi all’età pensionabile possono trovarsi senza lavoro (o uscirne volontariamente) e decidere di utilizzare tutti o parte degli importi accantonati nel Fondo, destinati in realtà alla propria pensione, come forma di sostegno al reddito per il periodo mancante alla pensione di vecchiaia. La RITA vale fino a 5 anni (10 in caso di disoccupazione prolungata) purché si abbiano alle spalle 20 anni di versamenti contributivi.
Tutti i colleghi avrebbero diritto - de minimis - a un po’ di serietà, da chi ha più potere di loro. Più serietà dalla Banca, che dopo mesi di promesse e ammiccamenti, ha riproposto, all’ultimo incontro sul riassetto della rete, lo stesso identico canovaccio di gennaio scorso (che fu talmente "gradito" da fomentare oltre il 60% di partecipazione allo sciopero nelle Filiali più o meno toccate dal c.d. piano di sviluppo), condito da un pacchetto di misure di sostegno largamente sforbiciato rispetto a quelle passate. Più serietà dai Sindacati, di cui ci allarmano non poco alcuni comportamenti. Per fare un paragone perfetto, il negoziato sulla riforma delle carriere si inabissò per effetto di due comportamenti uguali e contrari: - da un lato, le proposte della Banca, di formidabile pochezza ideale ed economica; - dall’altro, la cinica opera illusionista di alcuni sindacati confederali, che fecero credere per mesi ad alcuni colleghi le favole che questi desideravano ascoltare, rendendo poi impossibile qualunque negoziato che non si muovesse nel rigido solco dei film Disney dei bei tempi.
Sarà per qualche colpo di calore (ci sta), ma in queste settimane abbiamo letto sul tema del lavoro da remoto una serie di interventi che trasudano una certa confusione. Facciamo chiarezza su alcuni aspetti, specie a beneficio di chi nel 2021 non era in Banca, o non seguiva da vicino i negoziati. Il lavoro da remoto è stato introdotto nel Regolamento del Personale, e quindi non modificabile a piacimento di questo o quel Capetto, per effetto di un accordo sindacale del dicembre 2021. Un accordo che senza il SIBC non sarebbe mai nato, cone chiunque ricordi quel negoziato sa benissimo. Senza il SIBC, saremmo ancora tutti inventariati come le scrivanie, e non sarebbe mai nata una normativa che ha rivoluzionato il modo di vivere e lavorare, ha attribuito diritti e che - a distanza di tempo - resta il punto di riferimento per le altre banche centrali europee e per le PP. AA. italiane.
L’incontro della scorsa settimana sul riassetto della rete ha avuto due facce del tutto contraddittorie: con la prima, la Delegazione aziendale si è spesa, anima e corpo, a narrare un futuro fatto di impegno, buoni propositi e sviluppo; con la seconda, dei buoni propositi si è persa traccia, quando la Delegazione è stata incalzata sulle risposte promesse alle richieste del tavolo di maggioranza, relative a: ✅tutele di alto livello per il personale maggiormente inciso dalla riorganizzazione, a partire dai colleghi delle Filiali in chiusura di Livorno e Brescia; ✅una garanzie di lungo termine sull’assetto della rete, come avviene in Germania, dove pure sono previste chiusure … già calendarizzate nel 2035 (ah, la programmazione!); ✅un impegno concreto e definito per tutelare la professionalità dei colleghi di Segreteria, mediante la costituzione generalizzata di Settori “istituzionalizzati”, tutelanti sotto il profilo mansionistico oggi e nel futuro; ✅certezze sull’estensione del lavoro da remoto a tutti i colleghi addetti alle Divisioni GSP, riconoscendo – in alternativa – forme di compensazione;
Per l’incontro odierno la Delegazione aziendale si era impegnata a fornire adeguate risposte alle numerose richieste avanzate da FALBI e SIBC, finalizzate ✅a ottenere garanzie di stabilità delle strutture per il futuro, ✅a tutelare nel modo migliore i colleghi coinvolti dalle chiusure e dalle maggiori rimodulazioni ✅allo stesso tempo, a creare condizioni di maggiore vivibilità per chi continuerà ad operare nelle strutture riformate.
 Il “question time” con la Banca sullo stato del contratto welfare ha avuto contenuti a dir poco stupefacenti. A partire dall’atteggiamento dell’Amministrazione, tutta concentrata a magnificare il contratto (segreto, come vedremo), a minimizzare i problemi e a vezzeggiare chi si è aggiudicato la gara, a fronte di notevoli evidenze di segno opposto, emerse anche nel corso dell’incontro stesso. Tra di esse: ❌in sei mesi è stato utilizzato appena il 29% dei crediti disponibili. Anche non considerando i cospicui residui trascinati dal vecchio contratto, saremmo comunque sotto al 40% in metà dell’anno e con sacche di non utilizzo molto rilevanti (es. tra i pensionati): se questo è un successo… ❌il 37% degli operatori che chiede il convenzionamento, una volta scoperta la policy di Edenred sulle commissioni e i ricarichi, si rende irreperibile (non è uno scherzo!) o comunque non dà seguito al convenzionamento;
Offriamo a tutti i nostri iscritti e ai loro familiari, assitenza fiscale completa per la dichiarazione dei redditi, per ISEE, compilazione moduli tributi etc. Si può accedere ai nostri servizi in presenza o da remoto.
Conosci le donne egli uomini che compongono la nostra Organizzazione e la nostra presenza negli enti collatorali e nelle organizzazioni esterne.
Leggi il nostro Statuto e le regole di funzionamento del Sindacato, testimonianza di come tutti gli iscritti possono esprimere la loro opinione.
Per gli iscritti abbiamo stipulato una polizza per la responsabilità civile della famiglia.
Tale polizza, offerta gratuitamente, copre i danni che l'iscritto e i componenti della propria famiglia possono causare a terzi nella vita di tutti i giorni, dentro casa e fuori.
Offriamo corsi di preparazione ai concorsi in Banca d'Italia, sia interni che esterni, tenuti da docenti di elevata professionalità nel nostro Istituto e da docenti universitari.  Seguici per conoscere tempi e programmi.
Siamo presenti in strutture esterne alla Banca d'Italia quali lo SCECBU, composto dalle Organizzazioni Sindacali e dalle Associazioni del Personale che rappresentano il Personale delle Banche Centrali Nazionali Europee e della Banca Centrale Europea. Aderiamo poi alla CISAL, confederazione sindacale nazionale che comprende lavoratori dei comparti produttivi nazionali.
Il SIBC è presente poi nelle authority nazionali quali Consob, AGCM, Garante Privacy,  e altre e ha costituito la FISAV, la federazione che le comprende, partecipando ai negoziati contrattuali di questi enti e offrendo tutele e servizi ai suoi lavoratori.
Il SIBC ha oltre 30 anni di attività e ci siamo fermati spesso per analizzare il nostro impegno, integrando le specifictà col contesto esterrno, per valorizzare ed accrescere le nostre competenze, dando un servizio agli iscritti e a tutti i colleghi. Ci siamo cimentati nella organizzazione di seminari e convegni oltre ad aver pubblicato per diversi anni una testata (Nuova Solidarietà) sulla quale tutti potevano esprimere i loro pensieri relativamente alla vita aziendale. Tante sono le campagne di sensibilizzazione che abbiamo intrapreso per migliorare continuamente la vita lavorativa e culturale di tutti noi. Nella pagina che abbiamo rpedisposto si può trovare un riepilogo degli eventi, dei congressi, delle nostre pubblicazioni e delle campagne attivate.









Sindacato Indipendente Banca Centrale
siamo in Via Panisperna, 32 - 00184 Roma

telefono 0647923071

mail - segreteria@sibc.it
PEC - segreteria.sibc@actaliscertymail.it
Torna ai contenuti