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Sindacato Indipendente Banca Centrale
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Gli scollegati dalla realtà

Data 21 Mar 2025
Viviamo tempi strani. Ci sono tanti temi che destano preoccupazione nei colleghi, temi veri, che incidono nella carne viva delle persone: le prospettive economiche e di carriera, le Filiali che chiudono e quelle che stanno solo un altro po’ a bagnomaria, il lavoro da remoto che è argomento tabù, gli asili che vattelappesca, le assicurazioni che cominciano a burlarsi della Banca e il welfare che al momento zoppica, a conferma che “chi va con lo zoppo…”. In questo contesto, la produzione sempre più frequente di comunicati sindacali scollegati dalla realtà appare ancor più sgradevole e degna di altro contesto professionale (un cabaret? un circo? fate voi).
Tra i molti limiti del piano di sotto-sviluppo delle Filiali approvato dal Consiglio Superiore di fine gennaio, il denominatore comune è il progressivo abbandono della rete territoriale senza una reale consapevolezza dei danni che si produrranno a quei territori e, fra gli altri comparti, alla gestione della circolazione monetaria. Già oggi, in molte realtà regionali la Banca è presente con una sola struttura nel capoluogo di Regione. In quelle dove resisteranno più Filiali, ha deciso di rimodularle in vista - come evidente - di una prossima chiusura. Cosa accadrà, in situazioni di emergenza, quando ogni Regione avrà una sola Filiale "ad ampia operatività" della Banca d'Italia? Sperando che ce ne sia almeno una per Regione, e che Filiali come Potenza, Campobasso, Aosta, ecc. non seguano la sorte scritta per le provinciali rimodulate!
Non si capisce a che titolo avvengano le visite pastorali dell’Amministrazione, se non per dare l’estrema unzione a quelle realtà di cui essa ha decretato la morte imminente. Né si capisce di cosa parlino, visto che manca il necessario accordo con i Sindacati di maggioranza. Un accordo che - lo hanno testimoniato 538 colleghi che hanno scioperato nelle Filiali lo scorso 28 febbraio, di cui il 61% del personale di tutte le Filiali maggiormente interessate da rimodulazioni e chiusure- necessita di un supplemento di ragionamento sui suoi contenuti (dis)organizzativi più evidenti, che abbiamo da tempo evidenziato. Le promesse che in questi giorni i “pellegrini delle Risorse umane” stanno rappresentando ai colleghi, oltre a essere supportate dal nulla, se non dall’opinione di qualche Dirigente del Servizio, oltre a essere prive di contenuto concreto, mancando norme e accordi sottoscritti con le OO.SS, non sono neppure allettanti nei contenuti, avendo scontentato gran parte dei “colleghi intervistati”, sia i colleghi dell’Area operativa, sia i colleghi dell’Area manageriale, in particolare coloro che ricoprono attualmente posizioni funzionali nelle realtà “visitate”.
A volte viene da chiedersi se ci sia ancora qualcuno che ragiona, in questa Banca. Ragionare significa interrogarsi sulle conseguenze delle proprie decisioni, legittime o meno che siano. Interrogarsi sulle conseguenze dovrebbe essere imperativo per tutti, in particolare per chi ha molto potere, e proporzionali responsabilità. La responsabilità non riguarda solo l’adempimento dei propri doveri, ma anche la capacità di rispondere delle proprie azioni e decisioni. Accountability, dicono quelli bravi. Sul piano professionale essere responsabili implica svolgere il proprio lavoro con competenza e dedizione, ma anche rispettare le norme etiche e comportamentali della propria professione, evitando conflitti di interesse e condotte discutibili. La responsabilità di chi occupa ruoli di leadership abbraccia non solo i colleghi o i subordinati, ma anche l’intera organizzazione, la reputazione di tutti coloro che vi lavorano onestamente, e - nel nostro caso - la collettività. Scopriamo che la responsabilità diventa ogni giorno un bene più scarso. La cosa va di pari passo all’incapacità di guardare oltre il brevissimo termine.
Al Servizio GEP Alla Divisione Salute e Sicurezza sul Lavoro Oggetto: verifica livello di stress da lavoro correlato. L'Agenzia Europea per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro definisce lo stress correlato al lavoro come la “percezione di squilibrio avvertita dal lavoratore quando le richieste dell'ʹambiente lavorativo eccedono le capacità individuali per fronteggiare tali richieste”. La stessa Banca ha precisato, nell’opuscolo informativo del 2016 (periodo in cui era di moda infilare in tutti i documenti ufficiali la parla “stress da lavoro correlato”, salvo poi dimenticarla lungo la via), il fenomeno deriva dall’interazione di molteplici fattori inerenti:

Una Banca ostile al dialogo

Data 10 Mar 2025
Winston Churchill sosteneva che “to jaw-jaw is always better than to war-war”: meglio un dialogo lungo e faticoso che una guerra senza fine, in pratica. Non sappiamo se Churchill rientri nelle letture preferite dell’Amministrazione della Banca d’Italia, ma temiamo di no. Non si spiegherebbe altrimenti il comportamento ostile al dialogo mostrato - ad esempio - nell’unico (!) incontro dedicato alla verifica triennale dell’accordo sul lavoro da remoto. In quell’occasione, invece di ascoltare le proposte altrui, e magari farne di proprie, l’unico messaggio che questa Amministrazione è riuscita a trasmettere è stato “attenti a chiedere un negoziato, perché anche noi avremmo molto da chiedere” (come a dire, l’accordo vigente, che è fortunatamente scolpito nel Regolamento del Personale, è già troppo per loro).
Conosci le donne egli uomini che compongono la nostra Organizzazione e la nostra presenza negli enti collatorali e nelle organizzazioni esterne.
Leggi il nostro Statuto e le regole di funzionamento del Sindacato, testimonianza di come tutti gli iscritti possono esprimere la loro opinione.
Offriamo a tutti i nostri iscritti e ai loro familiari, assitenza fiscale completa per la dichiarazione dei redditi, per ISEE, compilazione moduli tributi etc. Si può accedere ai nostri servizi in presenza o da remoto.
Offriamo corsi di preparazione ai concorsi in Banca d'Italia, sia interni che esterni, tenuti da docenti di elevata professionalità nel nostro Istituto e da docenti universitari.  Seguici per conoscere tempi e programmi.
Per gli iscritti abbiamo stipulato una polizza per la responsabilità civile della famiglia.
Tale polizza, offerta gratuitamente, copre i danni che l'iscritto e i componenti della propria famiglia possono causare a terzi nella vita di tutti i giorni, dentro casa e fuori.
Siamo presenti in strutture esterne alla Banca d'Italia quali lo SCECBU, composto dalle Organizzazioni Sindacali e dalle Associazioni del Personale che rappresentano il Personale delle Banche Centrali Nazionali Europee e della Banca Centrale Europea. Aderiamo poi alla CISAL, confederazione sindacale nazionale che comprende lavoratori dei comparti produttivi nazionali.
Il SIBC è presente poi nelle authority nazionali quali Consob, AGCM, Garante Privacy,  e altre e ha costituito la FISAV, la federazione che le comprende, partecipando ai negoziati contrattuali di questi enti e offrendo tutele e servizi ai suoi lavoratori.
Il SIBC ha oltre 30 anni di attività e ci siamo fermati spesso per analizzare il nostro impegno, integrando le specifictà col contesto esterrno, per valorizzare ed accrescere le nostre competenze, dando un servizio agli iscritti e a tutti i colleghi. Ci siamo cimentati nella organizzazione di seminari e convegni oltre ad aver pubblicato per diversi anni una testata (Nuova Solidarietà) sulla quale tutti potevano esprimere i loro pensieri relativamente alla vita aziendale. Tante sono le campagne di sensibilizzazione che abbiamo intrapreso per migliorare continuamente la vita lavorativa e culturale di tutti noi. Nella pagina che abbiamo rpedisposto si può trovare un riepilogo degli eventi, dei congressi, delle nostre pubblicazioni e delle campagne attivate.









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