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Welfare aziendale a pezzi

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Welfare aziendale a pezzi

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Pubblicato in welfare · Giovedì 15 Mag 2025 · Tempo di lettura 7:15
Welfare aziendale a pezzi

Lo stato del contratto welfare è pessimo e non dà segni di miglioramento.
Per ogni problema che viene risolto - spesso su nostra iniziativa, e poi tramite il lavoro indispensabile dei colleghi preposti -, ne arrivano tre o quattro nuovi. Sembra come voler fermare il vento con le mani.

La durata contrattuale è lunga, ma siamo già quasi a metà del primo anno di contratto: non è tollerabile una serie di disservizi così prolungati che spesso vanificano le possibilità teoricamente previste dagli accordi negoziali.
Per questo, è doveroso che la Banca accetti una sede formale e politica nella quale fare il punto della situazione sulle maggiori criticità.

COSTI & COMMISSIONI
Abbiamo appurato definitivamente ed incontestabilmente che esistono delle commissioni da pagare: vuoi a carico degli esercizi convenzionati, vuoi a carico dei colleghi.
Una specie di roulette russa alla quale ti sottoponi  - un esempio per tutti - una volta che hai scelto l’agenzia da utilizzare per acquistare il tuo viaggio, poiché non saprai se ti tocca "pagare dazio" finché non avrai appurato se sia stato un’altro dipendente della Banca ad averla convenzionata. E già, perché nel network di Edenred ognuno schiva gli extra-costi solo se il fornitore dei servizi appartiene alla stessa “parrocchia”: in caso contrario bisogna versare l’obolo che pesa anche percentuali assai elevate sull'importo del voucher richiesto.

Questo meccanismo perverso non è nell’accordo sindacale, dove viene invece specificato il contrario: “nell’ambito della gara sarà data priorità alle offerte che garantiscano la possibilità di accreditare sul portale… ulteriori fornitori… senza un numero minimo di soggetti richiedenti e senza costi diretti e/o indiretti a carico dei soggetti convenzionati.” Dove è scritto che la cosa riguarda esclusivamente i soggetti convenzionati dai fruitori del nostro contratto? Dove è scritto che si poteva fare un pesante salto all'indietro rispetto alle convenzioni Eudaimon? L’impressione è che si sia lasciato (sbadatamente?) campo libero ad Edenred di applicare i costi che ritiene più opportuni per “aprirci le porte” del suo network di convenzionati.
Ancora una volta, si conferma che, nei capitolati contrattuali, la Banca si discosta anche significativamente da quanto concordato con i sindacati. E’ quindi necessario che la Banca renda disponibile ai sindacati e al personale i termini del capitolato con Edenred.

ESERCIZI CONVENZIONATI
Nessuna sorpresa che, a queste condizioni contrattuali, anche molti esercenti scappano, all'idea di doversi accollare costi del genere, salvo riferire serenamente di essere costretti a ribaltarli su di noi: la ciliegina sulla torta!

I BENEFICIARI E LA SORA LELLA
Continuiamo ora con una notizia da teatro dell'assurdo: forti dell'adagio "la legge non ammette ignoranza" né la Banca né Edenred hanno sino ad ora sentito il bisogno di comunicare al personale che la Legge di Bilancio 2025 ha dato una sforbiciata ai beneficiari dei servizi di welfare aziendale. La modifica dell'art.12 del TUIR in tema di detrazioni, infatti, estromette dai soggetti beneficiari "fratelli, sorelle, generi e nuore” lasciando il diritto solo a coniuge, figli ed ascendenti (genitori, nonni e bisnonni).
Peccato che sia nelle FAQ della intranet aziendale che sul portale di Edenred ci sia ancora l'informazione vecchia che ha indotto colleghi ad acquistare voucher per servizi da regalare ai familiari (magari a sorelle o fratelli) ed abbiano scoperto in fase di riscatto che, ops!, non è più possibile e, ri-ops!, il voucher non è rimborsabile poiché il servizio è offerto da un soggetto terzo e quindi…parafrasando un celebre personaggio di Carlo Verdone: “Nonna, m’hanno fatto un buono, che vor dì?”, e la sora Lella:”Vor dì che te la piji…..”, non proseguiamo oltre.

PENSIONATI MISSING
Altra segnalazione stuzzicante, ricevuta da un gruppo di pensionati a cui non sono stati riconosciuti i crediti non utilizzati nel precedente contratto. A domanda, Edenred ha risposto che la precedente società non ha comunicato alcunché sui loro nominativi, poiché non si erano iscritti al portale. Scopriamo quindi che nessuno si è preoccupato di verificare se vi fossero colleghi in pensione non iscritti al portale Eudaimon e che, pur avendo pieno diritto sui crediti maturati, non li trovano più.
Ah, i controlli, quelli veri...

INTERESSI PASSIVI
Parliamo ora della possibilità di rimborso di quota parte degli interessi passivi del vostro mutuo. Anche in questo caso pare sia stata preclusa ad opera della Banca, “considerata l’introduzione di alcune norme fiscali che hanno reso nella maggioranza dei casi molto complesso, e pertanto con rischio di imprecisioni, il calcolo del fringe rispetto a questa tipologia di prodotto”.
Peccato che, nell’accordo negoziale, la Banca avesse dichiarato che questo servizio sarebbe stato attivato “quando il gestore del portale sarà in grado di supportare l’intero processo”; quindi la domanda sorge spontanea: è la Banca o il gestore che non è in grado di supportare il processo? Aspettiamo una risposta chiara anzitutto per rispetto dei colleghi che avrebbero voluto recuperare qualche soldino in un periodo di tassi non esattamente bassissimi ma anche qui, quasi sei mesi di contratto non bastano a “supportare” il processo. Bastano però a violare l'accordo… anche su questo.

RITORNO ALL'ESTERO
Accenniamo solo fugacemente che ci sono voluti “solo” 4 mesi per concludere gli approfondimenti con Edenred e tornare al livello di beneficio previsto dal precedente contratto in materia di viaggi studio all’estero: non per un avanzamento, ma solo per conservare il beneficio.
Edenred, come faceva Eudaimon, rimborserà il viaggio studio a valere sul credito vincolato istruzione (e come viaggio studio si intende non solo il corso studio, ma anche alloggio e viaggi), considerando come accettabili due tipologie di ricevuta di spesa alternative: una ricevuta onnicomprensiva (un solo importo totale) che sia chiaramente riconducibile al costo totale di un pacchetto unico, oppure una ricevuta che contenga il dettaglio delle diverse voci di costo (corso di studio, viaggio, alloggio), per le quali sia chiara la riconducibilità ai costi della vacanza studio. QUATTRO MESI per ri-ottenere quello che già avevamo.

I SENZA PARTITA IVA
Servizi offerti da associazioni prive di partita IVA, tipicamente le scuola di musica, teatro, sportiva dove i nostri figli svolgono le loro attività. Ancora la scorsa settimana, a nostra precisa domanda, Edenred riferiva che sono in via di conclusione gli approfondimenti necessari per stabilire l’iter di convenzionamento di queste realtà. Anche in questo caso, ci saranno voluti quasi SEI MESI per ri-ottenere (forse) quello che già avevamo ma con l’aggravante che i nostri figli non hanno interrotto i loro corsi, e che questi sono pagabili con voucher…e le rette pagate in questi sei mesi dai colleghi di tasca loro? Anche qui lasciamo rispondere alla sòra Lella?


RITENTA, SARAI PIU' FORTUNATO
In tutto questo, stiamo parlando di un portale che un giorno sì e uno no non funziona (recentemente è stato offline per tre giorni filati), e che per diversi colleghi che lavorano all’estero risulta del tutto inaccessibile. Un portale che - anche se si riesce a entrare - impedisce spesso operazioni a causa di “errore tecnico”. A fronte delle segnalazioni, la costante risposta era di provare da PC diversi. Dopo aver tentato da 5 dispositivi diversi (cinque!), cosa deve fare il malcapitato collega?
Ancor più grave, il livello di assistenza molto inferiore al contratto precedente, con tempi di risposta più lunghi e notevole “erraticità” nelle risposte, a seconda dell’operatore con cui si parla (e il fatto che non sia più prevista, rispetto al precedente contratto, la chat di domande/risposte scritte la dice lunga sull’autovalutazione di attendibilità di Edenred).

§§§

Ci sarebbero mille altre mancanze di cui dare conto, ma pensiamo sia sufficiente quanto sopra per lanciare un allarme formale all’Amministrazione.
O il contratto che ha stipulato con Edenred non è rispettato da Edenred, e allora cortesemente qualcuno faccia qualcosa e soprattutto ristori i colleghi con le penali che immancabilmente (?) la Banca riscuoterà, oppure è la Banca che ha violato il contratto con le Organizzazioni sindacali, permettendo un incredibile arretramento del servizio rispetto a quanto possibile con Eudaimon.  

Chiediamo anche , formalmente, di poter accedere alla documentazione di gara e contrattuale tra la Banca d’Italia e Edenred. Chi non ha niente da nascondere, non si nasconde dietro un dito, giusto?


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