Logo o immagine
Questo sito utilizza i cookie necessari e cookie di performance per migliorare la tua esperienza di navigazione. Non raccogliamo tramite i cookie nessun dato personale o di tracciabilità. Puoi rifiutare l'uso dei cookie di performance cliccando "Rifiuta". Se accetti condividi la nostra privacy policy, che rispetta il GDPR.

Leggi la nostra Privacy Policy
Vai ai contenuti

Scuola dell'infanzia aziendale - una pagina nera

Sindacato Indipendente Banca Centrale
Salta menù

Scuola dell'infanzia aziendale - una pagina nera

sibc_raccolta comunicazioni
Pubblicato in welfare · Martedì 17 Dic 2024 · Tempo di lettura 2:45
Scuola dell'infanzia aziendale - una pagina nera

La vicenda della chiusura dell’asilo aziendale, sul quale siamo  interventui con tutte le OO.SS. presenti in Banca, nasconde sicuramente una cospicua quantità di “non detto”.

In nessun posto nel mondo, nemmeno nel più male-organizzato, si aspetta la settimana prima di Natale per comunicare una notizia di tale delicatezza che sembra la Banca conoscesse già dal mese di ottobre.
In nessun posto del mondo, nemmeno nel più irragionevole, si butta al macero - senza fare un plissé - uno strumento fondamentale di inclusione e di conciliazione vita-lavoro.
In nessun posto del mondo, nemmeno nel più irrispettoso verso i propri dipendenti, certe decisioni vengono comunicate al limitare delle iscrizioni scolastiche.
In nessun posto del mondo, nemmeno in quello più indifferente verso  le famiglie, si comunica una decisione del genere senza indicare una  strada forte di tutela e di accompagnamento dei bambini che in tanti  casi sono già all’asilo, o stanno per entrarci.

Quindi, per quanto male pensiamo delle modalità di organizzazione e  gestione della Banca, non è possibile che non ci sia stato nascosto  qualcosa.

Per questo pretendiamo chiarezza, e risposte concrete per le famiglie coinvolte.

Non vorremmo ci fosse un qualche legame con una dolorosa vicenda  risalente a diversi anni fa, relativa a un operatore che lavorava  presso una delle strutture pedagogiche di Banca, accusato di abusi su  minori. La vicenda, che ha inciso profondamente su tante famiglie, ha  trovato il suo epilogo giudiziario con la recente condanna definitiva dell’imputato a 8 anni di reclusione.

Non  vorremmo che non sia solo una coincidenza che la Banca abbia trovato  “conveniente” interrompere proprio ora il proprio impegno nella scuola  d’infanzia.

Conosciamo bene i nostri vertici: poiché l’immagine è tutto  (essendoci pochino del resto), l’essenziale è eliminare ogni fonte  potenziale di rischio reputazionale. Guai a finire sui giornali per un’unghia incarnita: meglio tagliare tutto il braccio (altrui).
O magari è solo una strategia processuale preventiva,  nel timore di essere chiamata a rispondere di responsabilità oggettive  dell'accaduto, far vedere che si è stati disposti al massimo rigore,  pugno di ferro ecc ecc..

Ci aspettiamo - e con noi tutte le famiglie interessate - che la  scuola rimanga aperta. E’ inverosimile che non sia possibile trovare  una soluzione, e non vorremmo che il ritardo studiato della  comunicazione pubblica sia soltanto funzionale a dichiarare  l’impossibilità di porre rimedio alla situazione.

E’, in ogni caso, una delle pagine più brutte e misere della storia del rapporto tra la Banca e i suoi dipendenti, perché li colpisce negli affetti più cari.
E’ una pagina orribile anche per le dipendenti, le maestre e le ausiliarie, che improvvisamente vengono gettate in una condizione economica difficilissima.

Insieme  a tutte le altre Organizzazioni sindacali, cercheremo di percorrere  ogni strada per trovare una soluzione per tutte le famiglie interessate.


Sindacato Indipendente Banca Centrale
siamo in Via Panisperna, 32 - 00184 Roma

telefono 0647923071

mail - segreteria@sibc.it
PEC - segreteria.sibc@actaliscertymail.it
Torna ai contenuti