SCIOPERO: La Banca ordina la CISL esegue
Pubblicato in Filiali · Venerdì 28 Feb 2025 · 3:45
SCIOPERO: La Banca ordina la CISL esegue
Deve fare molta paura lo sciopero proclamato da FALBI e SIBC per oggi in tutte le Filiali della Banca d’Italia, se quest'ultima arriva a commissionare al sindacato prediletto una plateale delegittimazione della protesta dei lavoratori.
E la CISL, sensibile com'è a portare a compimento ogni riforma concepita dalla Banca (compresa quella per la carriera operativa, ispirata al "capolavoro" realizzato per l'Area manageriale), corre in soccorso, attaccando lo "scioperetto" (usano le stesse parole d'ordine dell'altro gendarme del Vertice, in arte Franco Bechis!!).
Mai avremmo pensato che si potesse raggiungere livelli tanto infimi nell’attività sindacale. Li avevamo sottovalutati: si scrive CISL, si legge accondiscendenza.
Far passare il concetto che, essendo gli interventi organizzativi non soggetti a negoziato sindacale, si devono accettare supinamente (come fa la CISL, in effetti) per quanto gravi siano gli impatti attuali e nel prossimo futuro per centinaia di colleghi, è semplicemente indecente.
Far passare il concetto che bloccare la Banca nell’attuazione dei suoi progetti più beceri è “inconcludenza” rappresenta la negazione di una delle principali funzioni del sindacato: il contrasto all’ingiustizia, e la denuncia di scelte pericolose, che danneggiano i colleghi e fanno il male dell’azienda in cui tutti lavoriamo.
E non a caso citano la mancata riforma delle carriere come esempio di inconcludenza: una chiara confessione del fatto che loro avrebbero accolto pure lì le idee della Banca, in nome di quello che chiamano “pragmatismo”, ma è pura complicità.
Far passare, infine, il concetto che chi contesta le scelte del datore di lavoro non difende i lavoratori (!!!) è la pietra tombale sulla denominazione “sindacato” accanto alla parola CISL.
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La mancanza di rispetto che emerge non ha precedenti, e non colpisce FALBI e SIBC: colpisce centinaia di lavoratrici e lavoratori che oggi, esercitando un sacrosanto diritto sancito dalla Costituzione, sciopereranno contro il progetto della Banca.
Ricordiamo infatti che lo sciopero è sì proclamato dalle nostre Organizzazioni, ma non è lo sciopero “di FALBI e SIBC”: è lo sciopero “di tutte le lavoratrici e i lavoratori” che vorranno dire la propria contro la gestione sconsiderata del grande patrimonio della Banca sul territorio.
E’ lo sciopero di chi - secondo il progetto aziendale - andrebbe sacrificato, chiuso e trasferito nel giro di pochi mesi, senza alcuna valida ragione, e senza che si possa discutere di alternative validissime, anche sul piano organizzativo, utili a mitigare qualsivoglia ricaduta anche familiare.
E’ lo sciopero di chi non si rassegna che un progetto concepito da personaggi ignari del lavoro che effettivamente si svolge nelle Filiali, venga accettato senza fiatare dalle Organizzazioni sindacali di questo Istituto.
E’ lo sciopero di chi ha la schiena dritta, crede nella Banca d’Italia e nella sua funzione istituzionale a contatto con la comunità nazionale, non con i potentati romani.
E’ lo sciopero di chi non accetta che qualunque possibile “misura di sostegno” segni un arretramento rispetto a quanto fatto in passato, magari cercando di gestire situazioni sempre più straordinarie con strumenti ordinari.
E’ lo sciopero di chi teme di vedere buttati al mare anni e anni di professionalità maturata.
E’ lo sciopero di chi, addetto a una delle Filiali avviate all'eutanasia, improvvisamente si trova davanti dei manigoldi che gli intimano di scegliere “o il lavoro, o la residenza”.
E’ lo sciopero di chi non vuole ripiombare, già domani mattina, in un nuovo incubo di incertezza e agonia che finirà immancabilmente con nuove, rovinose chiusure.
NOI SIAMO ORGOGLIOSI DI RAPPRESENTARE E DARE VOCE A QUESTI COLLEGHI, a cui esprimiamo tutta la nostra solidarietà per essere stati oggetto di un volantino oggettivamente violento e offensivo della CISL.
Ma li invitiamo ad accogliere certi volantini con il sorriso, come facciamo noi: è la riprova che siamo forti, e insieme possiamo ottenere risultati.
E’ quello che tutti vogliamo, con buona pace dei miseri portavoce aziendali. Se non ora, quando?
Roma, 28 febbraio 2025
LA SEGRETERIA NAZIONALE LA SEGRETERIA NAZIONALE
FALBI SIBC