Riassetto della Rete territoriale La Banca in confusione (e sguinzagliare quei due non porta bene

Pubblicato in Filiali · Lunedì 28 Lug 2025 · 3:15

Riassetto della Rete territoriale

La Banca in confusione

(e sguinzagliare quei due non porta bene)

Diciamola in breve: la Banca ha cercato di imbrogliare le carte.

Prima ha promesso modifiche e integrazioni al piano di riassetto territoriale che le nostre Organizzazioni avrebbero giudicato favorevolmente, e permesso un rapido e concreto lavoro anche sul tema delle misure di sostegno.

Poi si è rimangiata le promesse, ritenendo preferibile soddisfare le richieste più modeste e “teleguidate” dei sindacati “aziendali”, mirate unicamente a favorire la copertura dei deficit di organico creati, mediante mobilità degli operativi.

FALBI e SIBC hanno capito la trappola e hanno interrotto questa fase negoziale.

Sta ora alla Delegazione aziendale decidere se perdere definitivamente la faccia, facendo finta di non aver dato assicurazioni sulla separatezza dei settori, sulla tutela mansionistica dei colleghi, sull’estensione del lavoro da remoto in tutte le strutture; oppure se tornare a una visione dialogante e costruttiva dei rapporti tra Amministrazione e Sindacati.

Aver sguinzagliato CISL e CGIL per infangare chi difende i colleghi non fa ben sperare sull’atteggiamento dell’Amministrazione. Lo fecero già il giorno prima dello sciopero, e mal gliene incolse. Ora questi due campioni riprovano con tutto il repertorio di fango nel quale solitamente sguazzano: “fuga dal confronto”, “la spiaggia”, “tempo di vacanze”, “l’ombrellone”, “prima donna”.

Sfugge, a questi mestieranti a gettone, che l’obiettivo di tutti i sindacati dovrebbe essere quello di tutelare il personale, non rispettare il cronoprogramma di qualche alto dirigente di Banca. Per questo, noi ribadiamo che chiudere la questione in tempi brevi è interesse di tutti, e in particolare nostro; ma ribadiamo anche che la questione si può chiudere solo con un accordo di alto livello.

Sarebbe quindi doveroso che lo stesso Governatore della Banca d’Italia inducesse la Delegazione aziendale a tornare al negoziato con la necessaria lealtà, senza giocare con le aspettative dei tanti colleghi coinvolti.

Su tali basi, FALBI e SIBC sono pronti a riprendere il negoziato in ogni momento, questa settimana, la prossima, a Ferragosto. Non esistono ferie quando si può fare l’interesse dei colleghi. Ma non siamo disponibili a fare da stampella a un’Amministrazione in stato confusionale, divisa e inaffidabile.

Per quanto poi riguarda CISL e CGIL, leggiamo la loro (ennesima) lista di richieste negoziali, in larga parte scopiazzata dai volantini delle nostre Organizzazioni. Ce ne rallegriamo.

Solo che “la domanda delle domande” non è quella che loro pongono, la cui risposta peraltro ovvia è già nelle righe soprastanti, ma un’altra:

se la Banca non accetta (prendiamo a caso dalle proposte che ci hanno copiato)

O “il lavoro agile 5/50 per tutte le divisioni delle sedi accorpate”;

O “il lavoro agile garantito, e non discrezionale”;

O “nuove assunzioni e rafforzamento degli organici”

O “la riduzione dell’orario settimanale, a parità di stipendio”, e così via,

loro firmeranno ugualmente l’accordo sull’Area Manageriale, per ridare la maggioranza in quel comparto a CIDA e DASBI, già sonoramente sfiduciati dal personale direttivo?

E ci sarebbe anche qualche altra "domanda delle domande":

X Non ve ne frega più niente del telelavoro?

X Né dei colleghi di Vigilanza che perdono la divisione e non sono “scivolabili”?

X E soprattutto: ritenete accettabile che i colleghi di Segreteria e di GSP vengano messi in un calderone sostanzialmente indistinto?

X Siete consapevoli che è questa la vera “riforma delle carriere operative” che la Banca desidera?

Roma, 28 luglio 2025

LA SEGRETERIA NAZIONALE LA SEGRETERIA NAZIONALE

FALBI SIBC