Nuove mansioni (... per sindacalisti) GLI ACCHIAPPAFANTASMI

Pubblicato in relazioni tra sindacati · Martedì 06 Mag 2025 · 3:15

Nuove mansioni (... per sindacalisti)

GLI ACCHIAPPAFANTASMI

Eravamo curiosi di vedere se la “nuova” Segreteria CISL avrebbe fatto gli sperati passi in avanti rispetto alla vecchia. Prime (ma anche seconde) impressioni: passi ne fa, ma all’indietro, trascinando con sé l’ombra rossa della CGIL che s'è ormai incollata (ma non la UIL, fatto da salutare come interessante conferma).

La linea che emerge è ormai quella di inventare un problema, e poi ergersi a difensori del popolo, vessato dall’ingiustizia.

Hanno cominciato inventando problemi sullo Statuto della CSR (signora mia, vengono meno le “solide garanzie di requisiti”, le liste di minoranza non possono “scegliere i candidati” (!!), e altre balle cosmiche): per premio, hanno portato a casa il 70% di pernacchie.

Ora ci riprovano con la riforma dell’Area Operativa, tema se possibile ancor più serio di una mini-modifica dello Statuto della Cassa, e che (come quella) sarebbe doveroso mettere al riparo da scorribande puerili.

Lasciando nel vago l’oggetto del contendere, altrimenti poi li sgamereste, la CISL-CGIL sostiene sia stata addirittura “regalata la riforma alla Banca”, impedendo così di “affrontare alla radice i problemi organizzativi e contrattuali dell’Area operativa, la cui riforma è ferma da anni”.

Come avremmo fatto? Con un accordo locale (!) del Servizio Banconote, in cui - citiamo dall’accordo - si “converge” sull’opportunità di favorire brevi “esperienze temporanee” di operai

nel campo della “movimentazione valori, della logistica e contazione meccanizzata” ma rigorosamente “nel quadro degli accordi sottoscritti in ambito nazionale” (tra cui, lo ricordiamo alla CISL-CGIL, il Regolamento del Personale, e gli accordi 2017 e 2023 di Banconote).

Questo è regalare la riforma alla Banca? Ribadire in toto la vigenza del "quadro normativo esistente" e quindi il Regolamento del personale?

Ma questi fanno sul serio, o siamo capitati in una commedia teatrale di quart'ordine?

Questi sarebbero i problemi organizzativi e contrattuali dell’Area Operativa?

La Banca ci ha indubbiamente provato, a inserire una norma di valore nazionale in un accordo locale.

La Banca ci ha provato (ci prova sempre), a demansionare il personale dell’Area, specie quello più anziano, e ad abbassare surrettiziamente il salario d’ingresso - lo abbiamo scritto noi il 29 aprile.

Ma la Banca è stata respinta: se vuole modificare le norme nazionali, deve passare dalla riforma delle carriere. Altrimenti, valgono le norme nazionali esistenti. Punto.

Quell’accordo locale, peraltro, esclude persino in termini di “auspici” gli Operai di III Jr, che potranno avere solo una funzione limitata di supporto (e lì sì, essendo l’unico grado operaio con stipendi più bassi dei corrispondenti amministrativi, ci sarebbe stato l'aiutino alla Banca che punta a ridurre gli stipendi di ingresso del personale amministrativo).

E allora? Allora, onestamente, è brutto lavorare così, con opportunisti che vorrebbero nascondere l’incapacità di negoziare scelte utili per i colleghi dietro volantini che puntano a mettere il personale l'un contro l'altro in una lotta sociale tra poveri!

E’ triste perché in Banca c’è tanta gente seria, che lavora onestamente, con diligenza e passione, lo fa da anni, e da anni la Banca ne avvilisce le aspettative professionali e retributive.

Queste persone meritano rispetto e attenzione, non di essere prese in giro con fumisterie talmente balorde da non poter credere siano nate in buona fede.

A proposito di auspici: visto che il nuovo Segretario Generale della Banca è stato nominato, sarà bene che proprio sul tema degli inquadramenti dica parole chiare.

Gli acchiappafantasmi di CISL-CGIL avrebbero comunque oggettive difficoltà di comprensione, ma guai a confonderli con la grande maggioranza del personale.