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Bonus affitti Vanno rinnovate le politiche abitative della Banca per il personale più giovane

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Bonus affitti Vanno rinnovate le politiche abitative della Banca per il personale più giovane

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Pubblicato in welfare · Lunedì 03 Nov 2025 · Tempo di lettura 2:45
Bonus affitti
Vanno rinnovate le politiche abitative della Banca per il personale più giovane

Per molti anni, la Banca è andata incontro alle esigenze abitative del personale attraverso lo strumento delle c.d. “case di Banca”, appartamenti di proprietà dell’Istituto (ora di Sidief, controllata sempre dalla Banca che ne detiene il capitale sociale) diffusi in diverse grandi città, e in modo preponderante nella Capitale.

Come in tutte le cose, pur tenendosi stretto il buono che ci arriva dal passato, occorrerebbe porsi qualche interrogativo.
  • Ad esempio: è equo questo sistema, nei confronti del personale che viene assegnato in città dove la Banca non possiede praticamente nemmeno uno sgabuzzino?
  • Inoltre: siamo sicuri che l’attuale sistema incontri in modo efficace le esigenze del personale neoassunto, che senza “casa di Banca”,  in tempi di caro-affitti in tutt’Italia (specie nelle città d’arte e in quelle universitarie) deve fronteggiare un’esplosione di costi abitativi che si avvicinano pericolosamente al netto in busta paga?
  • Aggiungiamo: anche dove le case di Banca ci sono, le regole di legge sul calcolo dell’ISEE paradossalmente sfavoriscono proprio i ragazzi che non hanno le risorse per cambiare residenza rispetto ai genitori prima dei bandi, subendo quindi la penalizzazione del cumulo forzoso dei redditi familiari.

Paradossalmente, una risposta indiretta a quegli interrogativi l’ha data il legislatore, approvando una norma che introduce un “bonus affitti” per lavoratori neoassunti, a riduzione del canone mensile,

Inoltre, il bonus affitti neoassunti prevede che siano escluse dal reddito imponibile, per due anni, le somme erogate o rimborsate dai datori di lavoro per l’affitto e la manutenzione degli immobili locati dai dipendenti assunti a tempo indeterminato nel 2025 (fino a 5.000 euro annui). La norma è finalizzata a ragazze e ragazzi che non avevano redditi familiari importanti prima di cominciare il lavoro, o che vengono assunti a grande distanza dalla propria residenza.

E’ un peccato che - allo stato - la Banca non sembra voler attivare questa facoltà introdotta dal legislatore.
E’ indubbio che la gestione delle assegnazioni dei nuovi assunti, rispetto al passato, abbia fatto grandi passi avanti in termini di attenzione alle esigenze personali e familiari. Tuttavia, è inevitabile che - in diversi casi - le esigenze della Banca impongano assegnazioni assai distanti dalla residenza di origine, fatto che in diversi casi provoca incertezze persino nell’accettare o meno il posto di lavoro in Banca.
Un problema che chi guida l’Istituto dovrebbe porsi e che - con ogni evidenza - si acuirà ulteriormente, con le previste assunzioni straordinarie su tutta la rete territoriale.

Per questo, invitiamo la Banca a confrontarsi con le Organizzazioni sindacali sull’opportunità di varare iniziative ad hoc che - nello spirito delle aperture legislative più recenti - favoriscano l’inserimento abitativo dei giovani, specie nei primi anni di attività in Banca.


Sindacato Indipendente Banca Centrale
siamo in Via Panisperna, 32 - 00184 Roma

telefono 0647923071

mail - segreteria@sibc.it
PEC - segreteria.sibc@actaliscertymail.it
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