A lavoro ma tonificati, in bici e in sauna
Pubblicato in varie · Giovedì 01 Ago 2024
A lavoro ma tonificati, in bici e in sauna
Le priorità di una persona si comprendono dalle sue azioni. Vale lo stesso per le amministrazioni. Per questo, in mezzo a tante chiacchiere sullo smart working e ai depliants sullo smart office, guardiamo la realtà dei fatti: il lavoro piace in presenza. Possibilmente sudato.
Invece di occuparsi di estendere il lavoro da remoto, o di rimuovere gli incomprensibili ostacoli procedurali e organizzativi che lo limitano la possibilità in alcune strutture, la Banca avvia iniziative di altra natura (legittimissime, ma solo a valle delle prime, non sostitutive!), come ad esempio, la splendida “bike to work”, formidabile iniziativa per andare in bicicletta in ufficio, particolarmente raccomandata nel periodo estivo.
Significativo che tale iniziativa sia stata pensata anche per l’area romana, area notoriamente pianeggiante (i sette colli sono stati spianati), che il prossimo anno permetterà di giocare a slalom tra i turisti (35 milioni di visitatori previsti per il Giubileo, nella sola Capitale) e con un livello standard di traffico che - a dispetto delle cronache quotidiane - assicura sicurezza e incolumità a tutti. A questo proposito, nella sventurata ipotesi che qualcuno si infortuni mentre bikes to work (o from), siamo sicuri che non ci saranno ostacoli nelle pratiche con INAIL, tipo le usuali obiezioni sul tragitto se non è quello più diretto possibile (magari si opta per quello più sicuro, o con minore dislivello, o dove si respira meno gas di scarico delle auto, ecc.)?
Una volta comunque arrivati in ufficio, in un modo o nell'altro, per fortuna la Banca si occupa del nostro benessere. Al Centro Donato Menichella (ma è solo un esempio), mentre qualche sindacato si occupa della palestra (sempre le priorità, ndr), non sembra essere stata colta la grande novità offerta gratuitamente dalla Banca: la sauna integrata in ufficio.
Le disposizioni di Immobili (“gli impianti di climatizzazione andranno imposta-
ti in modo che, in prossimità delle postazioni di lavoro, le temperature non siano inferiori a 27°C”) sono state intelligentemente interpretate senza porre limiti superiori, confidando quindi che il sudore della mobilità ciclistica venga prontamente polverizzato dall’aria calda della sauna.
Persino la Gemmo, società contractor che si occupa della regolazione dei condizionatori, ha ormai gettato la spugna (ovviamente zuppa). Ha capito che qui i benefit prevalgono sulle norme, e quindi spazio alla sauna in ufficio. In edifici di vetro e acciaio, dove si ostinano a soggiornare forzosamente mammiferi inabilitati a lavorare estensivamente da remoto, e restano accesi centinaia di computer, durante le ore in cui batte il sole (cioè tutte) le temperature degli uffici raggiungono livelli di benefit senza nemmeno dover sostenere costi aggiuntivi.
Il beneficio dell'ambiente si somma quindi a quello della salute dei dipendenti che così, gratuitamente, nei giorni in cui non possono stare a casa entrano la mattina asciutti ed escono il pomeriggio tonificati dalle 8 ore di sauna. Sicuramente vogliosi di riprendere la mobilità ciclistica nella giungla. Buona estate a tutti!